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Salvini non sa quel che dice (ma ha ragione)

Questa mattina mi sono imbattuto in questo articolo è ho deciso di dire la mia.

Premetto che non conosco la fonte e nemmeno il sito che lo ha pubblicato; non mi sono nemmeno preso la briga di andarmi a risentire l'intervista a Radio 24 cui fa riferimento.

Non ho fatto niente di tutto questo perchè voglio scrivere a partire dall'articolo.

Cominciamo.

Nel citato articolo, Salvini, cosa facile da fare, viene ovviamente accusato di omofobia e razzismo.

Ad essere onesti vengono presentate alcune affermazioni che portano il lettore inevitabilmente a dichiararlo ed accusarlo tale;

Oppure se si è come lui a pensare (non dire perché certi pensieri non è permesso dirli) che in fondo ha ragione ha ragione.

Ma arriviamo al punto.

Io credo che Salvini (se ha detto quelle cose) non sa quel che dice ma ha ragione.

Non Perchè i gay o i Rom siano brutta gente.

Ha ragione perchè (e cito) è vero che:

(Un bambino) se cresce con genitori o un genitore gay

parte da un gradino più sotto.

Parte con handicap


Abbiamo idea in che modo potremmo guardare quel bambino?

Sarebbe proprio una cosa strana, un alieno. E chi lo ha mai visto un bambino cresciuto da genitori Gay.


Ancora ci stiamo abituando all'idea che questa strana specie (i Gay) siano uguali a noi, a noi normali (cit Zalone). Certo quando li vediamo per strada o quando qualcuno si dichiara tale ancora lo guardiamo con aria incuriosita e con faccia da punto di domanda

con nella testa il pensiero "ma come fanno a..."; "non riesco a concepirlo mi farebbe senso perfino... forse un bacetto a labbra strette... ma no, la lingua quella proprio non ce la potrei fare.

Le donne no, quelle in fondo già le abbiamo integrate grazie alla cultura dei baccanali e al sogno recondito di ogni maschietto di avere un harem tutto per sé dove le donne amoreggiando tra di loro si tirano dentro il maschietto. Due donne ci piace pure, ci eccita proprio solo non capisco perché il maschio non può partecipare.

Vabbè in fondo è il piacere del desiderio: guardare ma non toccare.

Questa immagine sicuramente distorta dell'omosessualità femminile alla fine è pure utile all'integrazione.


Ci stiamo appena abituando ai gay, abbiamo accettato che siano uguali a noi anche se non normali. Ancora non siamo abituati e, ancora tendiamo con la scusa di "capirci" ad usare normali ed eterosessuali come sinonimi.


Per semplicità eterosessuale può essere inteso come opposto di omosessuale anche se in realtà oggi esiste tutta un'enorme famiglia di speciazioni (e non specializzazioni) in cui diventa difficile creare una vera distinzione.


Per normale invece si intende ciò che è nella norma ovvero giusto secondo le leggi (civili ma anche quelle morali, etiche...)


Sano è ancora un'altra differenziazione, ma che qui (sbagliando) possiamo per ora sovrapporre a normale. Immaginando (sbagliando ancora) che le leggi siano in funzione del sano.


Nella nostra testa, il pensiero diffuso anche se per qualcuno inaccettabile è ancora di primo livello è ovvio che i gay si sentano diversi e questo è ancor più vero per i bambini che


cresciuti dai gay, siano oggetto di curiosità

quasi come quelli strani animaletti allo Zoo.

Ora concedetemi una divagazione per aggiungere una seconda informazione, che appartiene alla nostra cultura e che serve per capire come Salvini possa (ovvero è giustificato nel farlo) associare i Gay all'handicappato.


I diversamente abili sono l'espressione Politically Correct di quello che nella nostra testa corrisponde a handicappato che è l'italianizazzione di handicap (che etimologiacamente ha una bella storia che trovate qui ) e che significa che ha un peso in più da portare.

abbiamo dunque due informazioni che collassano e diventano un pensiero cosciente:

Diversi uguale handicappati.


Si sentono diversi ed hanno un peso in più da portare ovvero lo sguardo degli altri (e gli altri siamo noi cantava Tozzi)


Salvini dunque ha ragione:


questi bimbi si vivono come handicappati.


Certo non mi aspetto che lui sapesse quel che diceva (nel caso chapeau): ma diceva il vero.

Un vero che però non è verità assoluta ma condizionata nello spazio tempo: ovvero Italia 2018.

Un paio di generazioni fa manco esistevano i bimbi cresciuti da genitori Gay; meglio, non era ancora stata "scoperta e catalogata la specie"(intesa alla Darwin).

Col tempo ci abitueremo a questa nuova specie e non sarà più argomento di discussione

in fondo nel giro di 50 anni l'appartenenza alla specie meridionale possiamo dire che ha quasi del tutto perso l'appartenenza ai diversi.



Noi abbiamo le nostre abitudini ed opinioni e queste nascono dalle abitudini e dalle opinioni dei nostri genitori. questa cosa si chiama evoluzione, quella cosa di cui parlava quel certo Darwin.

Quello che è abitudine per me, io la chiamo normalità

quello che è abitudine per una società si chiama normalità e spesso si confonde con il sano ed il naturale.

ma è solo una visone miope nello spazio e nel tempo.

Come esseri umani tendiamo a pensare che quello che è vero qui e ora, sia vero ovunque e sempre. Lo facciamo perché tutto sommato questo ci aiuta a vivere. Se dovessimo mettere in discussione ogni certezza che abbiamo questo ci impedirebbe perfino di respirare (che ne so io se l'aria del prossimo respiro è tossica oppure no?)


Tornando alla questione di Salvini.

nello spazio tempo (italia 2018) la situazione dei bimbi cresciuti da gay è esattamente come quella descritta.


i bimbi cresciuti da Gay crescono come handicappati (io aggiungerei come animaletti esotici allo Zoo).

Ci può piacere oppure no ma questa è la situazione.


Ora possiamo fare ipotesi sul futuro anche se non sono così ovvie e scontate


Quando diciamo che crescere da genitori gay causerà malattie o, per contro contribuirà all'evoluzione dell'umanità stiamo solo facendo ipotesi basate sulle nostre credenze e speranze e paure e su questo suggerisco la lettura del libro "Biologia delle credenze" di Lipton (non è quello del the)

il dato di realtà è che non lo sappiamo, stiamo osservando un fenomeno nuovo.

Dico nuovo per la nostra coscienza poiché figli cresciuti da omosessuali verosimilmente sono sempre esistiti solo che non sono mai stati identificati, catalogati e studiati.

inoltre le variabili sono davvero troppe per fornire anche solo un'ipotesi scientificamente sensata, oggi.

possiamo prendercela con la società e cercare di cambiarla, possiamo prendere atto della società e proteggere il bambino.


Salvini di fronte a questa situazione propone la protezione del bambino (voglio dire chi prima di tutto non si mette in difesa dei bambini)

Dunque di fronte a questa società, che è quel che è,


affidare un bambino ad una coppia gay è metterlo

nelle condizioni di portare un ulteriore peso sulle spalle:

un peso di discriminazione sociale. Peso sul quale già è per sua natura sensibile.

I bambini adottati hanno già buone ragioni per sentirsi diversi dagli altri che crescono con la loro mamma e il loro papà.

Noi adulti pensiamo che in fondo va bene uguale (e forse va bene anche se sono omosessuali) ma vallo a spiegare al bambino che si sente solo perché non ha dei genitori capaci di occuparsi di lui (perché morti, malati, drogati o che altro). In ultimo, spiegalo all'adulto adottato.

Un po' di rancore di fondo verso il mondo (Dio o chi per esso) glielo vogliamo concedere a questo bambino?

Certamente c'è la possibilità che nella coppia Gay almeno uno sia il genitore (rilevante e importante) ma in questo discorso appare come una sfumatura.

prendersela con la società e cercare di cambiarla è sicuramente giusto (credo) ma la domanda è in questa battaglia degli adulti, non c'è il rischio che si possa


usare il bambino come testimonial di una nuova società?


questo a parer mio non mi pare essere una buona cosa. Questo potrebbe anche essere una violenza psicologica (ma potremo saperlo solo fra qualche anno).


Sicuramente possiamo affermare che questo è un condizionamento importante.


Qualcuno potrebbe proporre: affianchiamo uno psicologo e uno staff di esperti che sostengano il bambino affinché non subisca traumi o quanto meno che possa superarli.

Certo questo sarebbe un buon rinforzo all'imprinting:


tu sei diverso,

tu sei malato

tu hai bisogno di aiuto quindi tu sei debole.


Alla fine non se ne esce dalla questione, e non se ne esce perché ci siamo dentro fino al collo. Questa è la vita un' infinito processo di cambiamento (e non uso la parola evolutivo apposta).

In conclusione credo che si possa davvero affermare:

Salvini ha ragione

ma solo se consideriamo la sua affermazione in quanto tale, come fotografia dello stato delle cose:

un fermo immagine all'interno del grande processo.














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